mercoledì 1 febbraio 2012

Nostalgia di casa

Nostalgia di casa, della mia terra in questo primo giorno di febbraio. Guardo le foto che i miei compaesani stanno postando sui vari social network mentre mi prende una grande commozione nel vedere il nostro ventre materno innevato. 
Che voglia di essere lì a guardare la neve che cade sui tetti del centro storico; che voglia di sentire sul volto quel vento tagliente; che voglia smisurata di riempire i polmoni e il cuore con la mia aria invernale. 
In un baleno mi passano davanti agli occhi i luoghi, le persone e gli anni: io sono loro, loro sono me. Mi basta una foto per ricordami chi sono. Quella foto parla di me e di noi molto più di tante minuziose descrizioni. Forse per questo, appena vista, l'ho inviata al mio prediletto conterraneo lontano. Non è stato necessario chiosarla: immaginiamo quali emozioni ha provato l'altro nel guardarla, sappiamo esattamente cosa significa per me e per lui la nostra terra accarezzata dalla neve. 
Questa è la nostalgia di casa, questa è la nostalgia dell'emigrante. 

                                         (Foto di Ester)

“Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente”. R. M. Rilke in Lettere milanesi.

                                         (Foto di Donatella)


                                         (Foto di Angelo)

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