giovedì 2 febbraio 2012

Ciao Wislawa

È Concita De Gregorio che su twitter mi dà per prima la notizia della scomparsa della Szymborska. Quel suo "Szymborska  in the sky" mi allerta i sentimenti, poi altri tweet me ne danno la conferma. Così è da un social network, da quel borioso di twitter, che vengo a conoscenza della dipartita della poetessa polacca che amavo molto. Tempi moderni: la voce più intima della Polonia, incoronata a Stoccolma, viene celebrata innanzitutto dai mezzi di comunicazione più veloci e più superficiali. Tanti oggi, grazie ad essi, impareranno il tuo nome. Se questi strumenti servono a diffondere le tue parole, Wislawa, e con te quell'ancora troppo sconosciuta a noi tronfi europei dell'ovest letteratura dell'Europa orientale esultiamo per la loro onnipresenza. 

Io voglio ricordarti con i tuoi versi, quelli della poesia che più amo, Sotto una piccola stella (1972):

Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
 [...]
Chiedo scusa al tutto, se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti, se non so essere ognuno e ognuna.

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