domenica 16 ottobre 2011

"Una sola speranza ci resta"

Tra le innumerevoli parole - che si sono a volte sprecate - sui fatti di Roma, l'editoriale di Calabresi su La Stampa è quello che merita di essere letto e diffuso. Un'accorata richiesta a noi giovani, alla nostra capacità di diffondere l'unica arma in grado di costruire una società migliore: la speranza.


Una sola speranza ci resta ed è legata a quei giovani che non ascoltano, che si tappano le orecchie di fronte ai discorsi improntati al pessimismo e che nel loro cuore sognano e sperano. Ce ne sono ben più di quanto si possa immaginare e molti erano in piazza ieri: li abbiamo visti battere le mani a polizia e carabinieri, li abbiamo visti provare a cacciare dal corteo gli incappucciati, li abbiamo visti piangere di rabbia. Ragazzi, il futuro è vostro se imparate subito a rifiutare la violenza, a non tollerarla mai, a isolare chi la predica e la mette in atto, a denunciarla il giorno prima e non quando ormai il corteo è partito. Il futuro esiste se ve lo costruite con speranza e tenacia e se non ve lo fate scippare da chi non crede in nulla.

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