domenica 16 ottobre 2011

Amici indignati

Per un paio (ma credo siano di più) dei miei amici che hanno strizzato l'occhio ai black bloc, in compenso moltissimi altri hanno scelto facebook per esprimere il loro rammarico.
Il primo messaggio che mi è comparso stamattina è lo status di Simone, per il quale nutro una stima profondissima - pari al bene che gli voglio. Nelle parole che scrive ci leggo tutto il suo modo di essere, tutto il suo quotidiano. Io, lui e gli "inkazzati neri" (come si sono definiti gli amici che hanno subito la rimozione dai contatti) abbiamo passato insieme i primissimi anni di università, dividendo tempo, risate e progetti. Grazie Simone, con te mi sono sempre sentita orgogliosa della nostra generazione. Anche oggi.

Simone, dottorando in storia del cinema, produttore e scrittore:

Indignarsi non serve a niente, è un atto transitorio e passeggero e può sfociare nel qualunquismo. Bisogna reagire. Cercare di essere onesti nella vita di tutti i giorni, sfuggire alle logiche mafiose, credere nel lavoro e unire le proprie forze con altri che la pensano come te. Per riprenderci la democrazia dobbiamo farla rinascere dal basso, dalle cose più elementari.

Stefano, studente di archeologia:

Dopo oggi non so che dire. Forse non capisco o non voglio capire ma la violenza messa in atto è stata spaventosa... Forse sbaglio a volere le cose in maniera più pacifica, più tranquilla ma quando c'è toccato salvare bambini, disabili e persone impaurite, oggi, ho avuto paura, ho avuto paura che questo stato di cose non cambi mai. Che questa violenza generi solo brutalità, senza risparmiare nessuno. E forse qualcuno c'ha rimesso...

Valentina, impiegata e studentessa in economia:

....l'Italia ha perso un'occasione!!Da domani, si torna al lavoro per costruire un nuovo Paese!

Doriana, studentessa in scienze della comunicazione:

INDIGNATA con tutte le teste di cazzo che non sanno manifestare pacificamente x i propri diritti...poiché privi della "favella" che tanto vantiamo di possedere in qualità di esseri umani...non chiamiamoli bestie...poiché le bestie hanno più dignità...diamo modo ai nostri politici di dichiarare ancora una volta il fallimento del popolo italiano che tenta di far sentire la sua voce!!>.<

Michele, studente in scienze dei materiali:

Per una volta faccio mie le parole di Alemanno: "Adesso gli Indignatos sono i cittadini di Roma"; Degli IDIOTI stanno devastando una delle Piazze più belle della MIA Città e pensano di essere dei rivoluzionari. Siete solo dei Figli di Papà viziati e annoiati, parassiti della società.

Antonella, laureata in scienze della comunicazione e disoccupata:

Di ritorno dalla manifestazione con tanta tristezza nel cuore: perchè in questo paese non riusciamo ad essere uniti per il bene comune?! :(

Domenico, regista e scrittore, vive in Canada:

so sad to be at the inspiring Occupy Vancouver, hearing people talking about Rome, the only city in the world where the peaceful worldwide protest turned in a provincial display of idiocy...

Andrea, docente di bioetica:

a quei manifestanti deficienti che stanno distruggendo Roma direi che manganellate e fumogeni non bastano, gli ci vogliono decenni di dittatura perchè, tanto, della libertà non sanno che farsene!!!
Vergogna!!!
Indignato sono io di dover condividere l'appartenenza al genere umano con gente simile!!!

Francesca, studentessa in servizi sociali:

la non violenza è la più grande forza a disposizione dell'umanità. E' più potente della più potente arma di distruzione che l'ingegno dell'uomo abbia mai escogitato. Quella della distruzione non è la legge degli uomini!!!!

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