martedì 15 febbraio 2011

Le aberrazioni del ministro Maroni

Pubblico l'indignazione di Gabriele Del Grande riguardo all'intervista al ministro Maroni a Che tempo che fa. Concordo pienamente con quanto dice. Parole prive di senso, prive di ogni logica politica e civile. Parole che mi fanno indignare e mi fanno penare molto più della questione delle escort. No, non è possibile continuare ad avere una classe dirigente di questo livello. Il ministro ha ragione solo su un punto: il silenzio dell'Unione Europea. Purtroppo allo stato attuale l'EU è una struttura claudicante, che ha perso spinta, spessore, idealità. Ma questa è un'altra storia,triste. Tuttavia, persino per quanto riguarda le orecchie da mercante dell'Europa si potrebbe aprire una faglia di rimproveri a chi ci governa. A me non sembra che la nostra diplomazia stia dando particolari contributi ad un avvicinamento politico dell'Unione. E allora perchè lamentarsi delle mancate attenzioni degli altri paesi membri se non si fa nulla per avanzare il processo di integrazione? Risponda, ministro Maroni. Improvvisamente si ricorda che esiste l'Europa unita.
Di fronte al modo in cui l'Italia sta gestendo la questione mediterranea, per la prima volta, vacilla l'ultimo briciolo di fedeltà a questo Paese: non mi riconosco in questa Italia bassa, triviale, negletta. Questa non è la mia patria. E' la pessima versione della mia patria. E, purtroppo, è la versione che ci governa, che ci istruisce, che ci rappresenta all'estero.
Per fortuna ci sono italiani come Gabriele e come tutti coloro che quotidianamente lavorano per ridare Vita e Giustizia a chi ha avuto in sorte come luogo di nascita le terre al di là del Mediterraneo. Costoro lavorano per una società migliore, più bella, più umana: tolgono le croste dell'imbarbarimento dal decoro italiano. Qualche giorno fa al convegno di Giustizia e Libertà Umberto Eco ha ricordato che a salvare l'onore dell'Italia accademica furono gli 11 professori universitari che non giurarono fedeltà al Fascismo e persero il posto di lavoro. Bene, oggi a salvare questo paese alla deriva ci sono persone come Gabriele, 28 anni, una passione per la cronaca e per gli emarginati. E' sempre in prima fila a raccontare la Storia con il suo blog, i suoi libri o dalle pagine dei social network. Un sorriso straordinario su una serietà professionale sconcertante, ho pensato la prima volta che l'ho visto. A lui rivolgo un pensiero speciale in questa giornata. Con il suo frenetico vagabondare da un fronte all'altro, da un media all'altro, mi rammenda che c'è un'Italia che ci sta salvando l'onore, un'Italia di cui andare orgogliosi.

Questo il post di Gabriele Del Grande su Fortress Europe:

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