lunedì 14 febbraio 2011

Tutta colpa di Salazar

Alla fine anche Aska è capitolata al giorno di San Valentino.
Tutta colpa di Salazar. Mentre stava facendo un po' di ricerca su di lui, è stata completamente rapita dalla "suadades". Così i sospiri hanno offuscato tutta la concentrazione e lo studio è stato prontamente messo da parte per fare spazio a un po' di riflessioni di stampo romantico, corredate di colonna sonora adeguata all'evento.
Eppure era stata alquanto brava nel dribblare le allusioni di sua madre ("esci stasera?" "no, mamma. E' lunedì, in genere non esco il lunedì" "...già, è lunedì") e nel rispondere con la giusta punta di humour ai messaggi di sedicenti amici dal tono finto disinteressato ("Allora, quante rose sono arrivate?" "Ciao, amica. Come stai?") . Fatica sprecata: è bastato leggere del professore di Coimbra per soccombere alle sanvalentiniane considerazioni. Forse era meglio continuare a leggere di Walesa, almeno quel "passato" è completamente passato...







juliet the dice were loaded from the start
and i bet and you exploded in my heart
and i forget i forget the movie song
when you gonna realize it was just that the time was wrong juliet?

come up on different streets they both were streets of shame
both dirty both mean yes and the dream was just the same
and i dreamed your dream for you and now your dream is real
how can you look at me as i was just another one of your deals?

when you can fall for chains of silver you can fall for chains of gold
you can fall for pretty strangers and the promises they hold




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