mercoledì 23 gennaio 2013

Il giorno prima della festa

Domani è il mio compleanno: trenta e uno. 
Per la prima volta dopo un decennio lo festeggerò con i miei genitori, tempi che cambiano in anni che avanzano tra i dolori (sperando che siano doglie) della recessione. 
Oggi, però, ho ricevuto tanti regali e ho festeggiato con una serenità di cui avevo perso la consistenza e la bellezza da tanto tempo.
Non mi ero ancora svegliata allorquando il cellulare ha notificato una mail del mio Lui, con la quale mi annunciava che la galleria che sta costruendo è a 48 metri dalla foratura, ovvero ad un passo dalla conclusione del progetto e del nostro rapporto Italia-Kurdistan. Si ricomincia, pertanto, a fantasticare su mete e tempi migliori, con il mondo che potrebbe diventare la nostra casa. 
Motivandolo con la scusa "è per il mio compleanno, quindi non è l'ennesimo acquisto" sono andata a comprarmi un bracciale su cui avevo posato l'occhio qualche mese fa e che, per fortuna, ancora non era stato venduto. Com'è? Giacché è il mio autoregalo, è color oro, spesso, visibile, elegante. Appena giunta a casa l'ho messo in un cassetto, in quanto le occasioni mondane nelle terre sannite sono pochissime; inoltre, non è ritenuto di buon gusto fare la spesa agghindata come Cleopatra. Quindi, vedrà probabilmente la luce con l'apparizione del mio ingegnere.
Il regalo più inaspettato è stato quello della mia fornaia. Vado da lei per comprare la pizza che io e i miei pensionati mangeremo questa sera, e trovo ad aspettarmi un pacco rettangolare, profumato. "Questo è per te, è per festeggiare bene domani". Era una crostata di mele, cucinata nel suo forno a legna. Non ho mai avuto una torta di compleanno così grande! Ed è persino il mio dolce preferito. 
La sorpresa più emozionante l'ho ricevuta quando sono uscita dal forno: nevicava! Lo faceva per giunta in uno modo proprio bello, con fiocchi grossi e ordinati. 
Mi sono inoltrata per i vicoli del mio paese accompagnata dalla magia dei fiocchi di neve che scendevano sulla mia testa mentre per strada era tutto silenzioso e per nulla freddo. Mi sono sentita fuori dal tempo, avvolta da un'atmosfera irreale. C'eravamo solo io e il presente. 
In quel preciso momento mi sono sentita voluta bene da questa vita, che a volte mi sembra di non amare abbastanza.

Nessun commento:

Posta un commento