Dopo una notte passata a disegnare e a cancellare possibili cambiamenti, mi sono svegliata con gli occhi gonfi e la mente altrettanto gonfia. Così, contravvenendo all'abitudine di leggere le notizie di prima mattina, ho deciso che la giornata sarebbe dovuta iniziare con una passeggiata calmante nei blog di letteratura. Con in bocca ancora l'amarezza per non riuscire a comunicare in modo dignitoso, mi sono imbattuta in Pasolini e in questi suoi versi. Incredibilmente attuali, incredibilmente miei.
Alla letteratura e alla musica lascio il compito di esprimermi in questo strano autunno. Perdonate, pertanto, se sono troppo citazionista. Non posso fare diversamente.
Siamo stanchi di diventare giovani seri,
o contenti per forza, o criminali, o nevrotici:
vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare
qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così sicuri.
Non vogliamo essere subito già così senza sogni.
(Pier Paolo Pasolini, Lettere Luterane)
Nessun commento:
Posta un commento