un'infanzia a colori
C'era un tempo in cui i tuoi amici si chiamavano Benji Price, Lady Oscar, Candy, Mila, Satomi. Ti piaceva come si vestivano, che cosa facevano, dove abitavano. Di loro ne parlavi a scuola con i compagni, ne collezionavi le figurine, tentavi di imitarne le prodezze. E' anche grazie a loro che hai attraversato quegli anni pensando che il mondo fosse a colori, che gli amici sono la cosa più bella che ci possa essere, che prima o poi anche i tuoi superpoteri sarebbero stati messi al servizio del Bene. Quanti, quanti pomeriggi passati a filare quei sogni che non avresti più accantonato! E' con un misto di gioia e di commozione che Aska in questi giorni guarda alla magia della sua home di Facebook. E' in corso un'iniziativa planetaria per sostituire la propria immagine profilo con una dei cartoni preferiti. Moltissimi dei suoi amici hanno aderito, e attraverso le immagini che essi hanno scelto lei rivive le storie che hanno accompagnato il suo primo decennio di vita.Pensa che alcuni cartoni le hanno raccontato, per primi, di quei fatti e di quelle persone che negli anni sarebbero stati spesso al centro delle sue letture scolastiche e non. In fondo la prima che le ha parlato del mito di Narcisio, della nascita di Atena e o del sogno di volare di Icaro è stata quella mattacchiona di Pollon; Lady Oscar e la stella della Senna l'hanno portata nel clima parigino della rivoluzione francese; gli afroamericani di Fiocchi di cotone le hanno detto che in America c'erano stati anni in cui essi erano schiavi dei bianchi; mentre Jo di Piccole donne le ha tramesso l'amore per la letteratura e le ha mostrato che le donne si realizzano quando vanno fino in fondo ai propri sogni. Mentre si tuffa nei ricordi di quegli anni pensa che ci sono bambini a cui è non è stato fornito il filtro del fantastico per vivere. Che sono già adulti, perchè non sanno cosa significhi pensarsi in un mondo immaginario. Negare l'infanzia vuol dire proprio questo: non consentire ad una piccola esistenza di sognare. Aska guarda l'immagine profilo che ha scelto e pensa a quei "non bambini". Ha scelto un supereroe, lo stesso che impersonava quando giocava in cortile con i suoi amichetti durante i caldi pomeriggi estivi. Venti anni fa pensava che il destino le avesse dato il compito di intervenire ogni qualvolta il mondo fosse stato messo in subbuglio dai cattivi. La sua magia le consentiva ristabilire immediatamente l'ordine. Che strano! Ancora oggi sogna questo. E lavora per questo.
Nessun commento:
Posta un commento