venerdì 17 agosto 2012

Se Chirone incontra Aska

E' una notte di fine estate quando il viaggiatore Chirone ritrova inaspettatamente la viaggiatrice Aska. Erano passati tanti anni dall'ultima volta che si erano visti, esattamente quindici: 15 anni di soli e di lune, di popoli e di dialetti, di luoghi conosciuti e di amori stranieri. Si erano incontrati alla prima svolta importante della loro esistenza, nella stagione che si apre alla vita e all'amore. Nei loro sguardi e nei loro gesti tutto era carico di aspettative e di tenerezza, tutto era presente, niente era forse. Su un pullman che sfrecciava verso sud, verso casa, si guardarono e si baciarono. Poi Aska decise che non poteva esserci posto per Chirone nelle sue giovanissime giornate. Aveva voglia di conoscere il mondo da sola, quel timido ragazzino le sembrava quasi di intralcio. Così si salutarono senza cerimonie, nel silenzio senza rancori dei loro quattordici anni.
Dopo quel congedo non si rividero mai più, eppure il ricordo di quel giovanotto che le abita proprio dirimpetto non l'aveva mai abbandonata. Sicché durante un'estate alquanto grigia la quasi trentenne Aska decide di voler rivedere quel suo antico amore, giusto per ricordare il tempo che fu e sorridere agli anni che passano, tanto per dare un po' di colore a quelle giornate fiacche.
Eccolo lì Chirone con lo stesso sorriso e lo stesso sguardo di quando era adolescente, lo stesso fare garbato e riservato. Eccolo lì Chirone, nascosto nei suoi vestiti da motociclista, con i suoi capelli scompigliati. Di fronte a lui una Aska meno sfrontata, meno sicura sul domani, ma sempre piena di tante parole, con la sua maglietta verde e i grossi orecchini. Eccoli lì mentre si raccontano quindici anni di lontananza, mentre insieme scoprono e riscoprono le bellezze della loro terra, mentre provano a rendere eterna questa loro strana estate, tentando in tutti i modi di allontanare il momento della partenza. Questa volta è Chirone che deve congedarsi da Aska, è tempo di diventare adulto, di andare lontano, di cercare la propria strada.
Eccoli qui Aska e Chirone, 12 mesi dopo quel primo passo di un viaggio arduo e emozionante, durante un'altra estate di passione, lacrime e attese.

"Morcone, 17 agosto 2012.
Dunque è passato un anno: UN ANNO da quel nostro incontro. Chiudo gli occhi e ti rivedo che alzi la birretta per salutarmi, mentre le mie labbra si spalancano in un sorriso. Siamo lì a Santa Croce, tu vestito di nero e io con la mia maglietta verde, 15 anni dopo il nostro ultimo saluto. Eccoci lì noi due quasi trentenni che ci incontriamo sempre ad una svolta della vita, mai un momento prima mai un momento dopo.
Se qualcuno quella sera mi avesse fermato per dirmi che un anno dopo avrei avuto cuore e testa legati a quel quattordicenne motociclista, non ci avrei creduto. Mi sarebbe sembrata un'assurdità. Ancor più se qualcuno mi avesse predetto tutte le condizioni del nostro rapporto avrei sgranato gli occhi e avrei aggiunto, senza dubbi, "ma siamo pazzi". E, invece, eccoci qui - dopo 12 mesi - in questo legame folle, difficile, ma bello!
Commemoro nella mia testa tutti i momenti trascorsi insieme, tutte le nostre chiacchierate, gli sguardi, le risate, l'emozione di leggere le nostre mail, il cuore in gola ogni volta che sul telefono leggo "Iran", le attese e i saluti all'aeroporto, le nostre affettività, i nostri viaggi immaginari, le nostre reali mangiate, i tuoi abbracci e i tuoi morsi, quel sentirti così vicino a me quando ti stringo forte e quando ci parliamo a distanza.
Ecco cosa sei per me: un'emozione lunga un anno".


Shed a tear 'cause I'm missin' you 
I'm still alright to smile 
Girl, I think about you every day now 
Was a time when I wasn't sure 
But you set my mind at ease 
There is no doubt 
You're in my heart now 

Said, woman, take it slow 
It'll work itself out fine 
All we need is just a little patience 
Said, sugar, make it slow 
And we come together fine 
All we need is just a little patience 




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