sabato 3 marzo 2012

Sabato di marzo per la signorina G.

Ho rivisto dopo anni un vecchio compagno di studi. In genere questi incontri sono sempre l'occasione per commemorare fatti e persone o per fare bilanci sulla propria esistenza e su quella degli altri. Quando la vita del momento consente di disegnarti come una persona impegnata e fortunata sui vari fronti i re-incontri sono sempre piacevoli, quando invece sei in una fase di stallo questi possono avere un effetto devastante sull'umore per le successive settimane. In tal caso sarebbero da evitare accuratamente.
L'amarcord di oggi è stato piuttosto piacevole per una serie di cose; oltre ai fatti personali abbiamo tirato fuori dalla borsa dei ricordi un film che all'epoca ci aveva trovati entrambi entusiasti. Si tratta de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, opera straordinaria. E' di quei film che in una scuola moderna (non come quella italiana, insomma) sarebbero da far vedere ai ragazzi nelle lezioni di storia, da affiancare ai manuali.
Ho sempre pensato che tra le immagini che voglio portare con me nel viaggio verso la vecchiaia, come una sorta di cimeli di famiglia, c'è una scena di questo film: il momento in cui il personaggio di Matteo si suicida. Ogni volta che lo vedo mi lascia sempre senza parole.



I dinosauri da distruggere:


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