sabato 19 febbraio 2011

Sette sono troppe

Il mio amico Alberto ha provato in tutti i modi a convincermi che anche io sono in possesso di un talento. Dice che ho una spiccata intelligenza interpersonale. Altri hanno sviluppato un dono più lampante, più socialmente riconosciuto, mentre io - a quanto pare - posseggo la capacità di entrare in comunicazione. In parole povere: sono brava a fare amicizia. A dir la verità, a me sarebbe piaciuto troppo possedere una voce straordinaria oppure una penna talentuosa; svegliarmi la mattina e riporre la testa tra i numeri, e non tra le nuvole; andare per il mondo ostentando senso di concretezza e di praticità; essere corredata di musicalità, di ritmo, di fluidità verbale. Insomma, avrei voluto che Dio mi avesse provvista anche delle altre intelligenze. E invece...
Il mio amico sostiene di essere incantato dal mio modo di stare in mezzo agli altri, dalla mia capacità di conquista. Si si, come no! Vogliamo proprio essere sinceri sinceri? Forse è vero che riesco con una certa facilità a instaurare nuovi rapporti, a entrare in contatto con gli sconosciuti. Raramente ho difficoltà a parlare con chi non mi è noto (se questi però rientra nella sfera delle Autorità - professori, politici, poliziotti, dirigenti - attenzione, può verificarsi uno strano e insospettabile balbettare. Chi comanda mi spaventa: neanche fossi cresciuta sotto un regime. Be', forse quello di mio padre un po' lo era). Tuttavia faccio una fatica inaudita a mantenere le relazioni ad una certa altezza e intensità. Fare una buona impressione al primo approccio è un conto, preservare quell'impressione è un'altra cosa. E' titanico.
Comunque, il mio amico, nel tentativo di tirarmi su di morale, ha aggiunto che, mentre il mio dono è innato, gli altri dovrei solo addomesticarli perchè sono tutti presenti in ciascuno di noi. Per questo non devo disperare.
Per inseguire il miglioramento esistenziale, ho deciso innanzitutto di informarmi su queste famose Sette intelligenze.
Allora, il primo che ha parlato di Intelligenze multiple è stato lo psicologo americano Haward Gardner. Costui ritiene che le persone siano dotate di sette intelligenze, più o meno sviluppate. Esse sono:
1. Intelligenza logico-matematica, che consente il confronto e la valutazione di oggetti (concreti o astratti), l’individuazione di relazioni e principi, la capacità di usare i numeri in modo da svolgere calcoli complessi, interesse per l’investigazione. Es. abilità di valutare gli ampi spazi allo stesso modo del pilota o di un navigatore, o spazi più limitati, come farebbero uno scultore, un architetto o un giocatore di scacchi)
2. Intelligenza linguistica, che consente un appropriato uso dei termini linguistici e la capacità di adattarli alle varie situazioni, sia in forma scritta che in forma orale; memoria e capacità di utilizzare la lingua nei giochi di parole.
3. Intelligenza visivo/spaziale, indispensabile per percepire e rappresentarsi gli oggetti visivi, ed operare trasformazioni sulle proprie percezioni, anche in assenza fisica degli stessi oggetti (visualizzazione mentale) e rappresentazione grafica di questi elementi attraverso il disegno, la pittura, la scultura ecc.
4. Intelligenza musicale, ovvero capacità di analisi di brani musicali, relativamente all’altezza dei suoni, ai timbri e ritmi e abilità nella loro riproduzione.

5. Intelligenza cinestetica, per il controllo e il coordinamento dei movimenti del proprio corpo e la manipolazione di oggetti esterni per fini funzionali o espressivi. Questa intelligenza include specifiche abilità fisiche quali la coordinazione, la forza, la flessibilità la velocità, le capacità mimetiche. Es. intelligenza del ballerino, dell'atleta, dell'artigiano, dell'attore.
6. Intelligenza interpersonale, abilità di interpretare le emozioni, le emozioni e gli stati d'animo, le intenzioni, i sentimenti degli altri. Ciò può includere capacità di ascolto attivo, empatia, sensibilità verso le espressioni del viso, della voce, dei gesti e abilità nel rispondere agli altri in modo efficace. Es. comprensione delle altre persone, come esse lavorano, come motivarle, come andare d'accordo con loro.
7. Intelligenza intrapersonale, capacità di comprendere le proprie emozioni, intenzioni e desideri, descriverli e utilizzarli in forme socialmente accettabili.

E la capacità di lamentarsi, di non vedere il proprio Bello, di considerare solo il lato meno vincente di se stessi, come si chiama? Stupidità?



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