"Nel mondo delle pecore ormai si narrava, oralmente e per iscritto, l'avventura della pecorella Aska che aveva incantato e giocato il terribile lupo. Ma Aska non parlò mai direttamente del suo incontro con la fiera né della sua danza del bosco. Nessuno ama parlare delle cose più grandi e difficili della vita" (Aska e il lupo, Ivo Andrić)
venerdì 23 novembre 2012
martedì 9 ottobre 2012
Io vorrei farti dormire, ma come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici. Ma succederà così anche a te. Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani. Guarda, Natalia, il cielo! È una meraviglia!
Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche
domenica 7 ottobre 2012
Essere insegnante
L'amica madrilena di mia sorella ama rispondere a chi, ogni volta, ridicolizza l'importanza di essere insegnante usando queste battute così pregnanti.
Anche io sottolineo, allorquando mi si fa notare che chi opera al servizio della cultura e in particolare nella scuola ha vita facile e incide poco sulla ricchezza materiale, che sono le madri insegnanti a generare futuri ingegneri, futuri manager, futuri scienziati.
Anche io sottolineo, allorquando mi si fa notare che chi opera al servizio della cultura e in particolare nella scuola ha vita facile e incide poco sulla ricchezza materiale, che sono le madri insegnanti a generare futuri ingegneri, futuri manager, futuri scienziati.
Me preguntaron en la calle: ¿Qué profesión estudias?
Y Yo le contesté: Educación.
Esa persona, mirándome con extraña expresión en su rostro, se rió y dijo en voz baja: "Que Profesión tan fácil, se la pasan jugando con niños."
Yo con mi cara bien en alto le dije con firmeza: siii.. Soy Docente...
NO trabajo en empresas, pero si en un espacio donde promuevo conocimientos en niños y jóvenes...
NO di...scrimino, porque doy Amor a todos por igual...
NO soy Jefe, pero tu hijo me ve como un Líder y soy su modelo a seguir..
NO Soy Psicólogo, pero puedo hacer que TU Hijo crea en Si mismo..
NO Soy Doctor, pero puedo diagnosticar carencias en estos Jóvenes...
NO tengo horario de trabajo, pues mientras TU ves televisión y duermes, algunos estamos planificando para que tu hijo tenga el Mejor Aprendizaje.
NO Soy Arquitecto para construir edificios, pero si construyo Sueños y Valores.
NO juego con los niños, participo en la construcción de su Aprendizaje.
NO juego con plastilina, moldeo Sueños.
Que Vivan los Maestros y Profesores... Porque para ser Profesionales pasaron por las manos de uno de mis Colegas! Lucha por nuestra Profesión y demuestra, con Dignidad, que somos Excelentes Profesionales y que para llegar a ser ingeniero, abogado, médico, entre otras profesiones, es necesario un DOCENTE..!
mercoledì 26 settembre 2012
Brividi
Nel suo sguardo, la pena aveva spento ogni luce di stupore, vi aveva diffuso una fissità malinconica che esprimeva rassegnazione: l'eterna immobilità del vinto.
Cronache di poveri amanti, Vasco Pratolini
I brividi mi sono venuti leggendo queste righe.
Vasco Pratolini descrive con queste parole, così cariche di significato, come la Storia ha agito su uno dei suoi personaggi più positivi. E' Margherita, vedova del comunista Maciste; è la Margherita di tante epoche, di tanti fascismi, di tante tragedie personali e collettive.
domenica 23 settembre 2012
Autunno
Autunno
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora che passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Vincenzo Cardarelli
giovedì 20 settembre 2012
Il buio di certe giornate
Era il tempo migliore e il tempo peggiore, la stagione della saggezza e la stagione della follia, l’epoca della fede e l’epoca dell’incredulità, il periodo della luce e il periodo delle tenebre, la primavera della speranza e l’inverno della disperazione. Avevamo tutto dinanzi a noi, non avevamo nulla dinanzi a noi; eravamo tutti diretti al cielo, eravamo tutti diretti a quell’altra parte.
Charles Dickens, Le due città
Lettere d'amore
Sono la tipica figlia del terzo millennio globalizzato, interconnesso, multiculturale and bla bla bla. Mi piacciono tanto i social network, su internet mi informo e comunico. E grazie a internet scrivo lettere d'amore. Mai, 15/10 anni fa, avrei immaginato di comunicare con il mio amato usando la scrittura e un "Caro X; ti abbraccio e ti bacio". Potere del mondo moderno.
Ogni qualvolta che mi accingo a scrivere una mail al mio Lui lontano penso alle lettere che i miei nonni si scrivevano in tempo di guerra. Mia nonna ce le mostrava sempre con un velo di commozione. Immagino quanto fosse emozionante riceverle dopo settimane di silenzio, con il cuore in pena per un fidanzato sotto le bombe. Il nostro epistolario non ha questo livello di poeticità, dato dalla paura quotidiana di non vedersi mai più. Non metto in discussione che la loro attesa fosse anni luce più poetica della nostra. Immaginate il cuore che scoppia e le ginocchia che non reggono quando lo si vedeva ritornare dal fronte. Le mie emozioni dietro alla vetrata dell'aeroporto non sono nulla al confronto.
Eppure noi, con questa storia a distanza e con le nostre appassionate lettere elettroniche d'amore, siamo gli ultimi romantici. Me ne accorgo quando ne parlo con gli altri o quando qualcuno incappa in un nostro scritto (mail, post, sms): tutti manifestano emozione.Certe volte preferirei rinunciare a tutto questo romanticismo pur di poterlo vedere, pur di parlarci e di amarlo più spesso di persona; tuttavia, questo ha pensato per noi il fato. E' attraverso tutto ciò che passa il nostro processo di crescita. Meglio molto meglio di una qualsiasi guerra.
Só as criaturas que nunca escreveram
Cartas de amor
É que são
Ridículas.
Tutte le lettere d’amore sono ridicole.
Non sarebbero lettere d’amore se non fossero
ridicole.
Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore,
come le altre,
ridicole.
Le lettere d’amore, se c’è l’amore,
devono essere
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d’amore
sono
ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d’amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente
ridicole).
Fernando Pessoa
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